18° GRANFONDO DELLA CERAMICA

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Circa 400 amatori al via con tanti big che hanno onorato e dato lustro a questa edizione della Ceramica. Inoltre erano presenti circa 70 agonisti che hanno affrontato il percorso medio.
Tanti i big presenti, fra l’altro si assegnavano le maglie Gf/mf per i tesserati FCI e per i tesserati ACSI.
Orario di partenza ritardato, per un minuto di raccoglimento a ricordo di un’anima (Sara Campanella) volata in cielo pochi giorni fa per opera di un maschio senza anima.
Gli atleti seppur partiti insieme erano già divisi in Mf/Gf, ovvero nessuno poteva decidere in corso d’opera il percorso da fare.
Al pronti via dopo il turistico fuga per certi aspetti impossibile di Pietro Mirabile insieme ad un atleta vittoriese. I due raggiungono anche i 40” di vantaggio mentre il gruppo dietro fa melina. Alla prima salita in quel di Sant'Agata di Militello parte al contrattacco Nicolosi Carmelo (lo rivedranno solo all’arrivo).
Nicolosi andava per la Mf, chiaramente a muoversi dovevano essere gli atleti della Mf che invece hanno temporeggiato.
Fra il km 40 ed il 45, Nicolosi riprendeva i due fuggitivi (Mirabile + 1) i quali non tenevano il passo ed andava via.
Dietro il gruppo riprendeva i due fuggitivi allo scollinamento del bivio di San Fratello, si organizzava nei 25 km pianeggianti ma ormai era tardi. Ci si giocava solo il 2* posto.
Enrico Ficili il più lesto nell’affrontare la curva ai 500 metri finali faceva suo il 2* posto mentre uno scatenato ed anche arrabbiato Mario Spampinato, rimontava su Mario Marino arrivando 3*. Mi fermo qui e non faccio altri nomi per non dimenticar qualcuno ma basta scorrere la lista, i big sono uno dietro l’altro.
Sempre nella Mf, fra le donne Giovanna Carnemolla conferma quanto di buono ha fatto vedere fin adesso imponendosi in volata su Daniela Cannone e terza Maria Migliore.
Passiamo alla Gf, a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato Stefano Bartolotta ribaltando il risultato della prima gara, nei 16 km della salita conclusiva accumulava un vantaggio che manteneva in discesa per poter poi affrontare i 13 km finali pianeggianti in assoluto controllo.
Fra le donne rivincita per Serena Pettignano (ad Avola una scivolata aveva compromesso l’esito della gara), nella salita finale di 16 km allunga sulle prime rampe ma Ester Pisani col gruppo la riprende allo scollinamento, discesa al cardiopalma per Serena che dopo poche curve va via accumulando diversi minuti a fine discesa, i 13 finali pianeggianti sembrano interminabili ma dettando il ritmo ai due compagni di fuga, tiene a distanza il gruppo che rinviene da dietro con la Pisani.
Siamo solo alla seconda tappa e l’atmosfera è già incandescente.
Con questi risultati (anche nella categorie la battaglia è stata all’ultimo respiro) si prefigura un Coppa Sicilia incerta fino alla fine.
(Commento di Francesco Cavallaro)